Nel 2005 la fondatrice Daniela Magliola decise di utilizzare capannoni della precedente attività di famiglia per realizzare quella che sarebbe divenuta una casa per cani, anziani o malati, dal passato problematico, e per questi motivi abbandonati a un destino di reclusione e privazione.
La struttura si sviluppa all’interno di un capannone di 1.400 mq e 3.500 mq esterni tra recinti e prati. Prevede attività quotidiane, passeggiate e gite fuori dal rifugio, dando tempo al cane di adattarsi e comunicare, sviluppare capacità e fiducia.
L’obiettivo è quello di ridare una vita dignitosa e un suo giusto riscatto a questi cani attraverso un accompagnamento empatico.